Le stablecoin si affacciano per la prima volta sulla scena del mondo crypto nel 2014. La ragione? Dare agli utenti la possibilità di avere una degna alternativa a un altro tipo di criptovalute, più volatili e speculative, come i Bitcoin. La stabilità, il valore che contraddistingue le stablecoin, ha permesso loro di essere usate come mezzo di scambio e riserva di valore. Tuttavia, la mancanza di trasparenza, i lunghi tempi di transazione, i costi elevati e l’accesso limitato ad esse, hanno fatto sì che quella delle stablecoin fosse una rivoluzione molto, molto lenta. Ma a cosa si deve il grande sviluppo in questi ultimi anni di questa nuova forma di moneta digitale? “Senza dubbio abbiamo superato le grandi problematiche che affliggevano inizialmente il mercato delle stablecoin e cioè quella della velocità di transazione, dei costi elevati e di un accesso che, almeno inizialmente, era piuttosto limitato” spiega Markus Franke, capo Europa dell’ecosistema Celo che ha all’attivo già 3 stablecoin cUSD, cEUR e cReal, ancorate rispettivamente al valore del dollaro, dell’euro e del real brasiliano. “Celo – spiega Franke –  è una blockchain mobile-first, progettata per transazioni veloci e leggere che lavora con non custodial wallet, cioè wallet che interagiscono direttamente con la tecnologia blockchain e a differenza dei custodial wallet non richiedono l’intervento di nessuna terza parte, rendendo l’utente custode delle chiavi crittografiche private” Celo, infatti, permette pagamenti facili con commissioni trascurabili. 

Markus Franke, responsabile in Europa dell’ecosistema Celo

Ma torniamo alle nostre stablecoin, come possono queste monete mantenere stabile il loro valore? “La riserva di Celo adegua algoritmicamente l’offerta di stablecoin alla domanda degli utenti – racconta ancora il manager di Celo – Se il valore di cUSD supera $ 1, la rete aumenta l’offerta di cUSD consentendo agli utenti di acquistare cUSD appena creato dalla riserva di Celo in cambio di $ 1 di CELO. Il contrario accade quando il prezzo scende al di sotto di $ 1”. Ma chi può avere accesso alle stablecoin? Secondo Celo tutti. “Le stablecoin offrono agli utenti l’accesso a una nuova generazione di prodotti finanziari alternativi, tradizionalmente disponibili solo tramite una banca, direttamente attraverso il proprio telefono cellulare – dice Franke – l’ecosistema DeFi può diventare importante nei paesi con un’infrastruttura finanziaria limitata in cui è difficile aprire un conto o richiedere facilitazioni di credito o di prestito”. 

Il futuro delle stablecoin sembra essere davvero in ascesa, oggi ad esempio quelle di Celo sono già usate in molti ambiti della vita quotidiana  “Le nostre stablecoin offrono ai commercianti un’alternativa più economica e veloce ad altre soluzioni di pagamento” commenta ancora il capo Europa di Celo. E infatti le transazioni con queste stablecoin costano una frazione di un centesimo, inoltre il mittente e il destinatario effettuano transazioni direttamente tra loro anziché tramite un fornitore di servizi di pagamento di terze parti, eliminando un potenziale punto di errore. 

E rispetto all’impatto ambientale, vero punto debole delle criptovalute? “L’architettura di CELO è anche rispettosa del clima. La nostra blockchain, infatti, si basa su un meccanismo di consenso noto come Proof-of-Stake, che consuma molta meno energia rispetto al meccanismo Proof-of-Work di Bitcoin, senza compromettere la sicurezza, inoltre la nostra rete compensa le sue emissioni rimanenti attraverso vari programmi a favore dell’ambiente”.

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